Adunata degli Alpini a Bolzano…un po’ di amaro!

Mancano poche ore all’inizio dell’Adunata degli Alpini a Bolzano. Città che vive già da un paio di settimane i subbugli dei preparativi di questa grande festa. L’Adunata a Bolzano  è anche l’Adunata a Bozen, perché non si può fare a meno di fare delle considerazioni che esulano dal senso dell’evento. L’Alto Adige è anche Südtirol e forse proprio in queste due parole si nasconde il problema. Qui siamo a nord dell’Italia (Alto Adige) e a sud del Tirolo (Südtirol) e forse da entrambe le parti (italiana e tedesca) non abbiamo una nostra identità. Qui ti devi “dichiarare” italiano o tedesco, sulla carta c’è scritto gruppo linguistico, ma in realtà è qualcosa in più! Devi specificare se ti senti a sud o a nord di qualcosa. La guerra e il fascismo hanno creato tutta una serie di problemi. Da un lato la popolazione tedesca obbligata ad andarsene o italianizzarsi dall’altro l’immigrazione di tantissimi italiani in una terra nuova. I miei nonni infatti, sia di origine materna che paterna, sono emiliani, marchigiani e veneti fatti “immigrare” a Bolzano con la scusa del lavoro e di una casa. Ma senza entrare nel dettaglio della storia e delle questioni politiche, faccio alcune riflessioni personali in occasione dell’Adunata degli Alpini che ovviamente qui ha provocato numerose polemiche. Molte polemiche sono nate dalla massicia esposizione di bandiere italiane per la città! Leggevo ieri su un quotidiano di lingua tedesca la lettera di una persona che si sentiva “offeso” nel vedere tutte queste bandiere italiane. Per non parlare poi di “voci di corridoio” circa una email che circola relativa al boicottaggio delle aziende locali “tedesche” che in qualche modo hanno a che fare con l’adunata (si sa che alla fine il business è business). Purtroppo le tensioni e i malumori dell’una o dell’altra parte tendono a “scattare” in queste occasioni. Per molti di parte italiana l’Adunata è un pretesto per “sottolineare” che qui siamo in Italia, dall’altra, da parte tedesca, un pretesto per far rivalere questioni sull’identità. Insomma, comunque sia, ragioni o meno a parte, è una semplice questione di identità. Chi siamo noi altoatesini sudtirolesi? Forse un giorno riusciremo a sentirci “unici” ma è un giorno ancora lontano. E’ un peccato però che da molti (in particolare le frange estreme) il senso dell’Adunata Alpina venga travisato. L’esposizione della bandiera italiana non significa “qui siamo in Italia”, significa Benvenuti Alpini che avete combattuto per questa bandiera. L’Adunata è una festa, è una occasione per rivedere vecchi amici e io personalmente vedo i tre colori della nostra bandiera in questo modo: Verde come il colore del cappello alpino, bianco come la neve che ricopre le Alpi e rosso come il sangue che è stato versato in tante guerre. A questo l’Adunata degli Alpini dovrebbe servire! A far riflettere! Proprio per questo mi rimane un po’ di amaro in bocca nel sentire le tante assurde e inutili polemiche di questi giorni.

Riporto un estratto dal giornalino del mio corso AUC (Smalp 133) che merita di essere letto.

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