Alperia e l’incontinenza digitale

Ieri ricevo una email sospetta che fa riferimento al mio contratto privato di energia elettrica.

tugg

Visto il contenuto la bollo subito come un tentativo di phishing come tanti. Quello che mi suona un po’ strano è il dominio di provenienza: tugg.eu. Controllo sul browser e digitando www.tugg.eu mi appare la classica pagina del dominio non configurato.

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Non contento vado a cliccare i link nella mail usando la modalità privacy del browser e scopro che effettivamente portano al sito di Alperia.

Controllo poi anche il WHOIS del dominio e scopro che effettivamente appartiene ad Alperia.

Alperia è il nome del nuovo “colosso”, sarebbe meglio dire pingue entità,  provider di energia locale nato dalla fusione di AEW e SEL.

Ancora non mi fido e vado sul sito ufficiale e pubblicizzato di Alperia ovvero www.alperia.eu. Un sito fatto a soli scopi marketing nel quale cerco i link per il login, per accedere all’area riservata per vedere le mie bollette. Non trovo nulla da nessuna parte. Ricorro allora al vecchio sito ovvero www.aew.eu. Qui vengo reindirizzato ad www.alperiaenergy.eu che è il remake del vecchio sito di AEW.

La prima domanda è perché due siti con due domini diversi? Vero che i domini non costano nulla ma è un vero casino.

Qui entro nell’area riservata scarico una mia bolletta e trovo un messaggio che in sostanza mi dice che essendo io aderente al mercato tutelato adesso le mie fatture avranno il logo TU.GG

TU.GG ????
Cosa è ‘sto TU.GG poi perché solo il logo. Difatti sulla fattura il logo è diverso ma la ragione sociale è sempre Azienda Energetica Trading!

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Queste sono sono veramente fatte con i piedi e poi ci si domanda dove è la trasparenza nelle aziende energetiche. Nulla da meravigliarsi se in giro poi ci sono i furbi che cercano di prenderti per il sedere spacciando contratti per ciò che non sono come denunciato da Alperia stessa (qui). Il bue che da del cornuto all’asino.

Cara Alperia, prima mi mandi una email dal tuo vecchio indirizzo dicendomi che in futuro cambieranno le cose e NON prima mi mandi una email da un indirizzo sconosciuto dicendo che sono cambiate perché non è corretto e genera confusione.

Poi spiegami cosa è questo TU.GG e perchè essendo la ditta fornitrice sempre la Azienda Energetica Trading mi cambi il logo a seconda che sia mercato tutelato o meno.

Vuoi forse farmi sentire “strano” perché me ne resto col più sicuro ed economico Mercato Tutelato?

Hai scelto apposta uno schifo di nome per non farmi identificare con le future promozioni che ci bombarderanno di pubblicità nei mesi a venire e di conseguenza farmi venir voglia di cambiare?

Tutto questo ovviamente è in linea con i principi di tutta la questione “energia” a cominciare dalla bolletta che è un vero e proprio esempio di complicazione per impedire all’utente di capire cosa paga esattamente di energia.

Sulle bollette infatti paghiamo:

  • L’energia
  • Il trasporto e il contatore
  • Gli oneri di sistema (???)
  • Le imposte

Il tutto ovviamente differenziato per periodo.

In pratica è IMPOSSIBILE capire esattamente quanto costa il Kw. Questa poca trasparenza si riflette pari pari anche sull’immagine di questa azienda e questa confusione lo dimostra ampiamente.

Possibile che come consumatore si debba sempre essere presi per il sedere da queste aziende che dimostrano di non avere il minimo rispetto per l’utente finale. Sballotatti da un sito ridondante di tanti bei blah blah, all’altro senza un minimo di coerenza, trasparenza e semplicità.

In questo caso si evince come l’uso della tecnologia ai fini sbagliati da i suoi frutti sbagliati anch’essi. Per quello parlo di incontinenza digitale, ovvero l’incapacità di tenere a freno l’abuso dei siti, domini, loghi e tecniche di comunicazione.

Se, e sottolineo, se ci fosse una scelta cambierei ma purtroppo il mercato dell’energia è così per tutti.

Poca chiarezza per mantenere l’utente in uno stato di confusione costante.

Per parafrasare Totò, …e io pago!

 

p.s.

Giusto per chiudere il quadro della trasparenza e rispetto del cliente riporto anche un fatto successo lo scorso anno.
In uno di quegli stand del Twenty a mio padre quelli di Alperia, allora AEW,  un addetto della stessa ha proposto un contratto a detta loro più conveniente. Non pago di ciò ha stampato pure una “mia” bolletta dandola a mio padre dicendo di convincermi a cambiare pure io. Ovviamente dopo averlo scoperto ho inviato una PEC in quanto papà o non papà non possono certo permettersi di tirare fuori le “mie” bollette. C’è una legge della privacy ed è anche piuttosto severa. Poco dopo ricevo telefonata dall’addetto che si scusa, che non pensava, voleva ecc. ecc. Per evitare di far fare una misera sorte all’addetto ho lasciato perdere ma questo è sicuramente un’altro elemento che dovrebbe far capire quanto l’utente sia “mal-trattato”.

 

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1 commento

  1. Ha ragione. Non uso intervenire. Ma mi sento della stessa idea. Tralasciando per pieta’ gli ignobili inizi politici delle operazioni a monte. Auguri. Gio

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