6 buoni motivi per odiare le stampanti a getto a inchiostri singoli

I 6 motivi sono:

  1. il nero
  2. il ciano
  3. il ciano chiaro
  4. il magenta
  5. il magenta chiaro
  6. il giallo

i suddetti motivi hanno una caratteristica particolare: si consumano (cioè finiscono) in modo assolutamente casuale e imprevedibile, con il risultato che la stampante si rifiuta di stampare anche un solo foglio in bianco e nero, se manca uno dei suddetti.

Ora, capisco la par condicio, però perchè non posso stampare in nero se mi manca il ciano chiaro. Cosa se ne fa la stampante del ciano chiaro ??? O tutti o nessuno ? La conseguenza è sempre terribilmente una, nonostante io abbia una serie di ricariche sempre pronte: l’inchiosto che finisce è sempre quello che manca ed immancabilmente manca anche in negozio (e vorrei vedere che i negozianti tengano per ogni stampante in commercio tutte le relative ricariche). Le confezioni di inchiostri sono imballate come se contenessero chissà che di prezioso: plastica sottovuoto, scatolina di cartone stampata in quadricromia, ulteriore confezione esterna in plastica rigida (apribile solo con la lama seghettata del coltellino svizzero). Il tutto per ospitare una misera quantità di liquido colorato.
Il tutto serve sicuramente per giustificare l’osceno costo della stessa. La stampantina, una Epson Stylus R200 è costata meno di 100 euro ( la nuova la R220 costa ca. 90). Le cartucce costano sui 17 euro l’una: 102 euro per tutte e 6 !!!!
BASTA!! non comprerò più una sola cartuccia, mi compro una nuova stampante che faccio prima. Una volta finito l’inchiostro butto tutto e compro una nuova stampante.
Scherzi a parte, tutto questo è assurdo !
Prenderò in seria considerazione i kit refill ! :-(

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