Fotocamera Lytro: messa a fuoco dopo lo scatto

Presto uscirà sul mercato ad un prezzo decisamente abbordabile (399$) una nuova fotocamera digitale: Lytro.

Un oggetto inconsueto che incurisce gli appassionati di fotografia e tecnogadget come me! All’apparenza è una macchina digitale dalla forma abbastanza curiosa per il suo genere. Essenziale in stile iApple. Ma c’è di più! Lytro scatta fotografie che permettono di essere messe a fuoco successivamente e dinamicamente. Grazie ad un apposto player (flash o html5) è possibile, cliccando su una parte dell’immagine, scegliere cosa mettere a fuoco.

Clicca sull’immagine per cambiare la messa a fuoco. Altri esempi qui.

Come funziona?

Premetto che non sono un esperto nel campo dell’ottica ma una vaga idea me la sono fatta. Sul sito Lytro c’è una prima spiegazione scientifica sul funzionamento. Si parla di “light field” ovvero campo di luce. Un campo di luce è la quantità di luce che viaggia in ogni direzione in ogni punto dello spazio…ok ammetto non so cosa voglia dire, ho tradotto brutalmente da Wikipedia, ma il concetto è che attraverso l’applicazione di questa funzione è possibile definire la messa a fuoco non più mediante la tecnica attuale ovvero la convergenza dei raggi in un punto ma successivamente mediante un software. Sul sensore di Lytro ci sono infatti una serie di microlenti che permettono di catturare ben 11 milioni di raggi di luce dal “mondo a 4 dimensioni del campo di luce”. Le microlenti sul sensore sono infatti la chiave del funzionamento della Lytro o per dirla in maniera più corretta della fotografia a campo di luce con camera plenoptic (non ho trovato traduzione a questo termine). Volendo fare un paragone azzardato, ma che rende l’idea, si può pensare alla fotografia bianco e nero e a colori. Nella fotografia bianco e nero ogni singolo pixel assume toni dal bianco al nero. In quella a colori il singolo punto assume sempre toni dal bianco al nero ma suddivisi per i tre sub-pixel di colore Rosso Verde e Blu.

Un singolo pixel della Lytro contiene informazioni di messa a fuoco di più piani dell’immagine. L’immagine qui sotto rende piuttosto bene l’idea.

Per chi volesse approfondire l’argomento consiglio non tanto il sito della Lytro che è molto marketing oriented, quanto questo documento pdf della Stanford University scritto anche dallo stesso fondatore di Lytro Ren NG.

Il tutto è assolutamente rivoluzionario, proprio come il passaggio dal bianco e nero al colore. Se consideriamo poi il complesso algoritmo che deve stare dietro al software per la ricostruzione dell’immagine è chiaro che c’è veramente tanto di innovativo in questo piccolo oggetto. Il software permette infatti l’interpretazione dei files “RAW” (.LFP) Lytro e la variazione continua di messa a fuoco. Ovviamente per rendere visibili a tutti le immagini si ricorre a un banale trucchetto, ovvero la definizione di più files jpg che attraverso il viewer vengono fatti apparire in dissolvenza cliccando sull’immagine.

Si deduce anche facilmente che le immagini stesse potranno anche essere 3D, anche se ancora il software non lo permette.

Piccolo neo la dimensione dei file in output, solo 1080 x 1080 px. Del resto un sensore così piccolo che cattura un mondo 4D in 15Mb di file è ovvio che non può produrre un file tanto più grande. Visto il costo e l’uso le immagini sono destinate alla condivisione via web, Facebook, Twitter, ecc. dove quella risoluzione è più che sufficiente. Rimangono delusi i “croppatori” e gli amanti del dettaglio, ma non si può far contenti tutti.

Da un punto di vista fotografico non mi suscita molto interesse. Una delle cose affascinanti e belle della fotografia è proprio il “gioco” della messa a fuoco, la profondità di campo, il bokeh e tante altre cose. Quando uso una certa lente so che mi da uno sfocato più bello rispetto ad un altro. Ogni obiettivo che ho ha il suo carattere, il suo fascino…ok basta perché mi sembra di parlare del vinile dopo l’uscita del CD!

Lytro è molto interessante, al momento niente di più di un tecnogadget, vedremo gli sviluppi e la presa sul web dopo la sua uscita!

 

 

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