No flight zones per i droni

Attenzione: questo articolo fa riferimento a regole (comunqe valide) del 2017. Vedi aggiornamento regole droni agosto 2019.

Avendo da poco un drone (DJI Mavic Pro) oltre a divertirmi un sacco a fare foto e video devo affrontare anche il tema sicurezza che non è di poco conto.

La (poco chiara) legislazione italiana per i droni prevede diversi limiti, quali il volo a vista, max altezza 70 metri, max distanza 200 metri, divieti di volo in centri abitati, in centri affollati di persone (spiagge, ecc.), divieto di volo di notte, ecc. Il tutto per un uso personale e non professionale altrimenti di passa al costoso brevetto. Tra le varie cose ci sono i divieti di volo nelle NFZ ovvero No Flight Zones quali aereoporti (ATZ), aree militari, parchi naturali, ecc.

La App della DJI ha un sistema di NFZ proprio per cui il drone se si trova in una NFZ non parte proprio. Tutto bello se non ché non è corretto.

Ho scoperto questa cosa da poco e la condivido volentieri. Prendiamo il caso specifico ovvero la mia città Bolzano che, seppur piccolo ha un suo aereoporto e una sua NFZ (tra il resto molto più grande rispetto ad altri aereporti più grandi, probabilmente causa le montagne).

Sul sito DJI si può verificare la zona dell’aereoporto di Bolzano che per il drone è NFZ. Ecco lo screenshot qui:

Come si evince la zona interessata è molto piccola e circoscrive ca. 1 km (anche meno) intorno all’aereporto.

Per sicurezza consulto un’altra App per IOS (AirMap) e vedo che la NFZ è molto più vasta.

In seguito ad una discussione su un gruppo Facebook scopro che entrambe sono errate. Grazie al suggerimento di alcuni membri scarico le mappe ufficiali ENAV e scopro una situazione ben diversa.

Le mappe ENAV sono dei PDF con livelli attivabili scaricabili previa registrazione dal sito (Servizi Online -> AIP -> ENR -> ENR6 -> quindi il pdf della corrispondente zona, nel mio caso Padova VFR Area). Questo sotto è l’estratto della stessa zona.

Come si vede la situazione è ben diversa è l’area NFZ dell’ATZ di Bolzano è molto più vasta del previsto. Per inciso ho provato (senza volare) a fare decollare il drone dentro l’area (ma molto lontano dall’aereoporto) e la App DJI non faceva nessun blocco.

Sempre su suggerimento di un altra persona ho scaricato una App per Android (Italian Airspaces Lite) che invece riporta correttamente le NFZ come il sito ENAV. Non ho controllato tutta l’Italia ma a occhio sembra molto più corretta anche se il riferimento che consiglio è quello delle mappe ENAV.

La conclusione è che non si finisce mai di imparare e siccome purtroppo la legge non ammette ignoranza bisogna prestare massima attenzione a dove si vola. Peccato doverci arrivare per caso e raccogliendo pezzi a destra e sinistra. Meglio non fidarsi dell’App DJI Go e delle sue NFZ che sono decisamente approssimative.

No Flight Zone per i parchi nazionali

Capitolo a parte merita il discorso NFZ per i parchi naturali. Sempre la legislazione italiana (ma non solo) prevede il divieto di volo dei droni senza permesso e senza brevetto dei parchi nazionali. Per ovvi motivi dovuti alla tranquillità degli animali soprattutto volatili. E’ anche comprensibile.

Poco comprensibile è cosa è un parco nazionale. In Italia i parchi nazionali sono 25 (fonte Wikipedia). Se si gira per la montagna, in particolare Trentino Alto Adige, si notano però molti cartelli indicanti parchi naturali che sono molti di più, esempio Sciliar-Catinaccio, Monte Corno, Gruppo di Tessa, Puetz-Odle, Fanes-Sennes-Braies, ecc. ecc.

Vien da dedurre che anche questi siano NFZ e invece a quanto pare no.

Prendiamo un caso specifico, quel piccolo gioiello che è il lago di Braies (vedi qui delle mie foto) che si trova nel parco naturale di Fanes-Sennes-Braies.

Andando a guardare le mappe ENAV il lago NON è in una NFZ per cui stando alle carte è possibile volare. Il lago è segnato in giallo sulla cartina.

La vicina NFZ del parco regionale Dolomiti D’Ampezzo non comprende l’area del lago.

Tuttavia il lago fa pur sempre parte del parco naturale Fanes-Sennes-Braies e pertanto la normativa esclude i parchi. Qui l’Enac stessa chiarisce meglio il concetto di parco naturale. Il file può essere anche scaricato da qui. Curiosamente nella lista manca il Parco Naturale delle Tre Cime.

Leggi anche qui nel dettaglio un esempio del Comune di Villa Lagarina – Lago di Cei.

Diciamo che il tutto potrebbe essere pià chiaro ed esplicito e speriamo presto in una semplificazione delle normative.

Molto interessante il depliant tedesco sulla regolamentazione dei droni in germania di cui parlo qui.

Altri link utili:

Articolo su Quadricottero.com

UPDATE (21-9-18)

ENAC ha da poco aggiornato il proprio sito ed ora la nuova pagina si trova qui.
Viene subito ribadito un concetto essenziale ovvero:

A differenza dei droni gli aeromodelli non sono considerati aeromobili ai fini del loro assoggettamento alle previsioni del Codice della Navigazione e possono essere utilizzati esclusivamente per impiego ricreazionale e sportivo. La regolamentazione ENAC contiene specifiche disposizioni e limitazioni applicabili all’impiego degli aeromodelli, per l’uso dello spazio aereo e a garanzia della sicurezza di cose e persone al suolo e degli altri mezzi aerei.

Per ENAC l’aereomodello è (rif. regolamento MEZZI AEREI A PILOTAGGIO REMOTO edizione 2 emendamento 4 scaricabile qui)

Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi.

Questo “sembrerebbe” escludere i droni consumer (tipo Mavic appunto) equiparandoli ad aereomodelli. Dico sembrerebbe perché in realtà un drone consumer ha il display del telefono che è un aiuto visivo ma volando a vista non verrebbe utilizzato. Bisogna capire se è intesa la sola dotazione o l’uso stesso. Ho chiesto ad Enac delucidazioni in merito e sto attendendo risposta.

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27 commenti

    1. Sei un grande bell’ articolo, ma quindi in alcune zone d’ italia si puo volare senza limitazioni di altitudine o in tutta italia massimo 500m???? grazie per la risposta

        1. quindi tutta italia a soli 70m??? cioè non esistono zone verdi dove si puo volare piu alti? grazie per la pazienza

          1. sì 70 in altezza e 200 in distanza. Puoi sempre fare il brevetto di pilota di droni…che ti costa più del drone. In linea di massima anche in europa ci sono gli stessi limiti.

  1. ciao, io ho provato a fare registrazione e tutto il resto sul sito ENAV ma non mi lascia entrare… come posso risolvere? puoi mettere dei link al download dei PDF?
    Devo semplicemente aspettare o è il mio account che non va (la 2a opzione mi sembra molto strana perchè ho creato 2 account e tutti e due hanno lo stesso problema sia con LIBERO e con GMAIL.
    Grazie in anticipo

    1. Ciao
      non saprei aiutarti sul login, prova a scrivere a loro. Anche io ho usato Gmail, verifica che magari non sia finita nello SPAM la mail di verifica. I file non posso pubblicarli io, non vorrei che a quelli di Enav non andasse a genio.

      1. ok grazie,
        volevo chiederti anche un’altra cosa: ma quindi è possibile portare e far volare il drone al lago di Braies? Inoltre secondo te d’inverno in montagna si rischia che il drone si blocchi per il troppo freddo?
        Grazie

        1. OK comunque ho risolto, bisognava mette “username”.web e mi dimenticavo il “.web” grazie anche per gli altri consigli

  2. Ultima cosa: volevo sapere come leggere le mappe dell’ENAV (visto che l’inglese non lo capisco bene), perciò quali linee prendere in considerazione e cioè che zone non NFZ; inoltre quali caselle spuntare per la visualizzazione delle linee sul Italia Airspaces Lite, ossia ci sono diversi colori con indicazioni da dover spuntare o meno.
    Grazie
    Marco

    1. Un po’ complicato risponderti in un commento. In linea di massima evita quasiasi cosa all’interno di una area contrassegnata.

  3. Articolo eccellente. Quindi, non è vietato volare in aree che non sono in aree contrassegnate, anche se si trovano all’interno di parchi naturali? Ad esempio il lago di braies o tre picchi di lavaredo. Sto viaggiando a giugno e vorrei essere certo di non commettere infrazioni registrando un video personale nei parchi naturali al di fuori delle aree contrassegnate.
    Grazie mille

    1. come ho scritto nell’articolo in teoria no ma essendo la materia alquanto complessa non ci giurerei. Se vuoi andare sul sicuro devi informarti presso l’ente parco.

  4. Ciao, post interessante ed informazioni molto utili. Di recente ho letto in un gruppo Facebook che alcune zone sarebbero vietate in quanto aree protette. Effettivamente sul sito dell’ENAC (https://www.enac.gov.it/L'Ambiente/Patrimonio_naturale/index.html) c’è un file Excel in cui sono indicate parecchie aree protette con “divieto di sorvolo al di sotto di 500 m. AGL” e fra queste, ad esempio, c’è anche il Lago di Braies.. che però non sembra una NFZ nelle mappe ENAV. Chi ha ragione? :-)

      1. Già, peccato.. la lista dell’Alto Adige tra l’altro è enorme, praticamente è più facile volare in zone proibite che non :-)

  5. Salve, giusto una curiosità, esiste a Bolzano un negozio di droni?
    Oppure dove dovrei rivolgermi per acquistarne uno?
    Grazie in anticipo.

  6. Grazie mille della risposta, credo anche io che mi arrangerò con Amazon.
    È che essendo alle prime armi non mi sarebbe dispiaciuto saperne di più, magari direttamente da un negoziante.
    Buona giornata

  7. Ciao e complimenti per l’articolo, molto semplice e diretto! Erano alcune delle info che stavo cercando.. Tuttavia non mi è chiara una cosa, anche perché mi sto avvicinando adesso a questo mondo: i riferimenti per i vari divieti di volo sono da ricercarsi nelle carte ENAV, le quali riportano NFZ, CTR, ATZ e quant’altro. Riportano anche alcuni parchi naturali protetti nei quali appunto non si può volare (come il Parco Regionale Dolomiti D’Ampezzo) ma non altre zone. I divieti quindi sarebbero da “ricostruirsi” per l’aeromodellista sulla lettura combinata di mappe ENAV e quel file Excel presente sul sito ENAC, è corretto?
    Tipo, per il lago di Braies il divieto si ricava dalla lista nel file Excel e non dalle mappe Enav. Però le app tipo Italian Airspace si riferiscono solo alle mappe ENAV….
    E le zone intorno a carceri o simili? da dove si controllano?

    1. Sì la tua interpretazione è corretta. Considera poi che esistono anche regolamentazioni territoriale specifiche. Purtroppo non esiste un unico posto dove ci sia tutto indicato. In caso di dubbi su un posto specifico, come quello da te indicato, ti consiglio di rivolgerti al più vicino aereporto della tua zona.

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